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Una storia cotoniera pluricentenaria


Per completare la nostra conoscenza delle principali materie prime tessili abbiamo avuto l’opportunità unica di visitare un’azienda storica nel panorama cotoniero: il Cotonificio Albini.

L’intera giornata si è svolta all’insegna della curiosità e delle spiegazioni in merito al cotone, fibra che l’azienda si impegna a selezionare sin dalle proprie origini.

Nel lontano 1876 l’azienda viene fondata ad Albino, con il nome di “Z. Borgomanero & C.” da Zaffiro Borgomanero. Gli anni successivi si contraddistinguono per il crescente successo dell’azienda che si ingrandisce sempre di più. Nel 1890 avviene il primo passaggio generazionale e nell’azienda subentra la famiglia Albini, per mezzo del nipote di Zaffiro Borgomanero: Giovanni Albini. Gli anni successivi sono contraddistinti da grande impegni nella vita della comunità come la fondazione dell’Unione Industriali di Bergamo e la presidenza della Camera di Commercio.

I più recenti cambiamenti alle redini dell’azienda avvengono rispettivamente nel 1968 e nel 1981 quando dapprima la responsabilità gestionale passa alla quarta generazione rappresentata da Giancarlo, Marino, Piero e Gianni e successivamente, nel 1981, a Silvio Albini, attuale CEO, che, con lungimiranza, si impegna a sviluppare l’export. Tra la metà degli anni 80 e i primi anni 90 l’azienda si arricchisce di altri membri della famiglia come Fabio, cugino di Silvio, Andrea e Stefano Albini che diventano rispettivamente direttore creativo, direttore industriale e direttore amministrativo.

Dopo il racconto storico che ci ha permesso di comprendere lo sviluppo dell’azienda e gli aspetti che l’hanno contraddistinta nel corso degli ultimi 141 anni di attività, ci sono state illustrate le linee prodotte dall’azienda e abbiamo potuto toccare con mano i tessuti ottenuti con le varie tipologie di cotone impiegato imparando a distinguerne le principali caratteristiche.

Ci è stato mostrato il lungo lavoro necessario per ottenere i cotoni più pregiati al mondo come il Giza 45 e il Giza 87 o il Sea Island.

Il Giza 45 infatti è considerato la ‘regina’ tra le specie di cotone egiziane e presenta elevate finezze che si accompagnano a grande resistenza, caratteristica che permette di raggiungere titoli estremamente fini. Giza 87 invece è caratterizzato da un bianco luminoso e setoso, e ci ha particolarmente colpite il fatto che tale caratteristica sembra migliorare dopo ogni lavaggio. Riconoscendo nelle immagini proiettate bellissimi paesaggi caraibici abbiamo potuto ammirare le coltivazioni del cotone West Indian Sea Island, tra le tipologie più antiche, coltivato principalmente sulle isole di Barbados, Antigua e Jamaica, che fornisce la fibra più lunga ed uniforme al mondo.

Solo la ricerca costante e la selezione delle materie prime naturali più preziose permette di ottenere tessuti di elevata qualità e bellezza.

Approfondita la parte relativa alle materie prime ed ai brand interni al Gruppo Albini, abbiamo iniziato la visita dell’azienda che tratta dal filato al tessuto pronto all’ago. La filatura infatti partendo dal fiocco trasformato permette di ottenere un filato di qualità elevata, regolare e resistente.

A questo punto siamo passate all’area adibita alla tintoria, recentemente rinnovata, che si presenta subito molto tecnologica. Tale attività, trasforma il filato da greggio a colorato, si svolge prevalentemente in rocca e, partendo da ogni specifica ricetta, si effettua tenendo sempre in grande considerazione alcuni fattori fondamentali come l’uniformità, la penetrazione del colorante e la solidità dello stesso.

Nel reparto tessitura poi abbiamo potuto ammirare tessuti di ogni genere, colore e fantasia che esprimono le diverse anime delle collezioni del Cotonificio: Albini nato nel 1876, Thomas Mason fondato nel 1796 e Albiate del 1830. Armature innovative, inserimenti di filati bouclè o di fibre diverse e finezze uniche ci hanno accompagnato durante la visita.

L’ultima parte della visita si è svolta a Gandino dove abbiamo avuto modo di visitare il modernissimo polo logistico del Cotonificio Albini, oltre all’ufficio che controlla la qualità del prodotto finito prima del taglio e dell’invio ai clienti.


Durante la nostra visita ci ha particolarmente affascinate la storicità dell’azienda accompagnata all’impegno costante per la ricerca di soluzioni innovative e sempre all’avanguardia. Accanto a queste attività l’attenzione per l’ambiente e il forte legame con il territorio hanno fatto e fanno di quest’azienda un caposaldo dell’industria cotoniera italiana che, purtroppo, nel corso dei secoli, a parte eccellenze virtuose come il Gruppo Albini ha subito la competizione di realtà straniere meno focalizzate sulla qualità e avvantaggiate dal basso costo della manodopera. Ringraziamo il Gruppo Albini per l’accoglienza riservataci e per averci permesso di approfondire le nostre conoscenze nel multiforme e colorato mondo del Cotone e ci auguriamo che questo know-how unico e meraviglioso e la passione continuino sempre ad essere tramandati di padre in figlio, proprio come avviene ad Albino da ormai 141 anni.


In order to increase our knowledge on the main kind of raw materials we had the unique opportunity to visit an historical company which has always been a point of reference in the cotton field: the Cotonificio Albini.

In 1876 the company was founded in Albino, with the name "Z. Borgomanero & C.", by Zaffiro Borgomanero. The following years are characterized by an increasing success and grow. In 1890, the first generational passage took place, and the family Albini took over, with the nephew of Zaffiro Borgomanero: Giovanni Albini. The following years the company was committed with activities such as the foundation of the Industrial Union of Bergamo and the presidency of the Chamber of Commerce.

The most recent changes took place in 1968 and 1981 when, at first, the management passed to the fourth generation represented by Giancarlo, Marino, Piero and Gianni and later, in 1981, when the current CEO, Silvio Albini began commercializing with foreign partners. Between the mid-1980s and the early 1990s, other family members entered the company: Fabio, Silvio's cousin, Andrea and Stefano Albini, who respectively became creative director, industrial director and administrative director.

After the explanation about the history of the company, we had the opportunity to understand the main features of fabrics made by different cotton typologies.

During the slideshow we could also understand the long work required to obtain the most prestigious cottons in the world such as the Giza 45 and the Giza 87 or Sea Island.

The Giza 45, considered the 'queen' among Egyptian cotton species, present high finishes and great resistance, allowing extremely fine titles. Giza 87 instead is characterized by a bright and silky white that improves every time after washing it. Recognizing in the images projected beautiful Caribbean landscapes we could see the cultivations of the West Indian Sea Island cotton, among the oldest types, cultivated mainly in the Barbados, Antigua and Jamaica, which provide the longest and most uniform cotton fiber in the world.

Researching is the right way to find the most valuable natural raw materials and it’s also one of the main feature of the Cotonificio Albini.

After having explored, the variety of raw materials and the brands of the Albini Group, we started the visit.

The spinning department, starting from the processed ribbon, provides a high quality, regular and durable yarn.

After the spinning, the second step was the recently renovated area, extremely technological: the dyeing dept. This activity transforms yarns from crude to color starting with each specific recipe, paying attention to the element that creates uniformity, color penetration and solidity.

Every type, color and fancy expresses the different souls of the Cotonificio's collections: Albini born in 1876, Thomas Mason founded in 1796 and Albiate of 1830. For this reason innovative fittings, inserts of bouclè or different fibers and fins accompanied us all around during our visit.

We spent the last part of the day in the modern logistic center of the Cotonificio Albini in Gandino, as well as in the quality control department.


During our visit we were fascinated by the historicity of the company and its constant commitment to searching innovative and cutting-edge solutions. Alongside these activities, the attention to the environment and the strong linkage with the territory made and make this company a leader among the Italian cotton-making industry which, unfortunately, over the centuries, a part of virtuous excellence such as the Albini Group has undergone the competition of foreign reality, less focused on quality and more on the advantage of the low labor cost.


We thank the Albini Group for their warm welcome and for allowing us to deepen our knowledge in the multiform and colorful cotton world and we hope that this unique know-how and passion always continue to be handed down from father to son, just as it has been in Albino for 141 years.


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