Advanced Manufacturing!
La Rivoluzione Industriale è un processo di evoluzione economica e di industrializzazione della società, che inizialmente da sistema agricolo-artigianale-commerciale, diventa un sistema industriale moderno caratterizzato dall’uso generalizzato di macchine azionate da energia meccanica e dall’utilizzo di fonti energetiche, nonché da innovazioni tecnologiche accompagnate da fenomeni di crescita, sviluppo economico e modificazioni socio-culturali oltre che politiche.
I fattori che hanno portato alla “Quarta Rivoluzione Industriale” o “Industria 4.0” non si differenziano nelle modalità di sviluppo dalle precedenti rivoluzioni. Da un lato, una richiesta o una mutazione del mercato di riferimento delle industrie manifatturiere, e la necessità di cambiare i propri prodotti e servizi, dall’altro l’avvento delle nuove tecnologie che permettono di eseguire operazioni sempre più veloci e precise. Industria 4.0 prende il nome dall’iniziativa europea Industry 4.0, a sua volta ispirata ad un progetto del governo tedesco. Concretizzato alla fine del 2013, il progetto per l’industria del futuro ha previsto investimenti su infrastrutture, scuole, sistemi energetici, enti di ricerca e aziende per ammodernare il sistema produttivo tedesco e riparare la manifattura rendendola competitiva a livello globale.
L’Industria 4.0 passa attraverso il concetto di smart factory che a sua volta si compone di tre parti: smart production ( nuove tecnologie produttive, collaborazione tra operatore, macchine e strumenti); smart service ( infrastrutture informatiche e tecniche che permettono di integrare i sistemi); smart energy ( creazione di sistemi più performanti e riduzione degli sprechi energetici) .
Lo scenario italiano, rispetto alla chiave di volta dell’Industria 4.0, risulta essere abbastanza rallentato sia per le modificazioni che nel corso degli anni hanno subito i mercati sia per una grave carenza infrastrutturale.
Il mercato è cambiato ed è sempre più competitivo, i clienti vogliono prodotti personalizzati con un costo accessibile e tempi di consegna rapidissimi; la situazione generale vede il nostro paese coinvolto da problematiche evidenti quali l’elevato debito pubblico, la disoccupazione legata alla crisi, l’invecchiamento progressivo della popolazione, una certa maturità tecnologica dei prodotti e dei processi di fabbricazione. Tutto ciò in contrasto con le richieste di velocizzazione provenienti dal mercato nonché da una serie di conseguenze economico sociali che il Covid-19 inevitabilmente ha portato e porterà con se’.
Il possibile collasso del sistema pensionistico e la conseguente necessità di allungare la permanenza lavorativa, è fortemente in contrasto con la necessità di dare legittime prospettive ai giovani, magari garantendo loro un impiego stabile e remunerativo. Nonostante ciò la competitività dell’industria manifatturiera rimane sicuramente elevata, soprattutto se si pensa ai quantitativi di tessuti o capi che vengono esportati all’estero dalle più grandi produzioni e case di moda italiane. Le condizioni economiche e sociali per auspicare l’avvento della Quarta Rivoluzione Industriale ci sono tutte ed è all’interno di questo contesto che abbiamo avuto modo di approfondire il concetto di Industria 4.0, che poggia le proprie fondamenta sulla digitalizzazione di dati e di informazioni, sull’integrazione di tecniche produttive capaci di migliorare le condizioni di lavoro, sull’efficienza e la qualità produttiva degli impianti, sulla diminuzione del consumo di energia e degli sprechi e sull’utilizzo allo stesso tempo di modelli organizzativi e gestionali capaci di rispondere rapidamente alle esigenze del mercato prevedendo i bisogni dei consumatori .
Da tempo le grandi aziende di moda si stanno riorganizzando in questa direzione e chiederanno ai fornitori, o in alcuni casi già l’hanno fatto, di essere allineati per una tempistica più efficiente, migliorare la qualità e diminuire i costi. È importante raccogliere dati e informazioni, creando una rete forte di connessioni tra tutti gli attori della filiera affinchè nulla sia lasciato al caso. Lo sviluppo del nostro paese, ripartirà dopo l’avvento della pandemia solamente se alcune condizioni saranno soddisfatte: eliminazione delle eccessive sovrastrutture burocratiche e normative, incentivi all’istruzione, risorse destinate alla ricerca, contenimento della pressione fiscale. Infine, solo se saranno potenziate le infrastrutture, aziende che producono alcuni tra i prodotti più belli del mondo, potranno contare sulla loro vendita grazie a strade, ferrovie, porti e bande larghe.
Ringraziamo il dott. R. Raggio, ex HR di Versace, che durante le lezioni online del Biella Master delle Fibre Nobili, ha stimolato la curiosità di approfondire l’argomento relativo all’Industria 4.0 consentendo di esprimere le nostre riflessioni in questo articolo. Grazie ancora per averci accompagnato verso una delle tante mete di questo viaggio di conoscenza esplorativa, che abbiamo l’opportunità di fare grazie ai preziosi contributi di esperti del settore, abbracciando di volta in volta argomenti e tematiche specifiche e interessanti.
The Industrial Revolution is a process of economic evolution and industrialization of society, which initially from agricultural-craft-commercial system, becomes a modern industrial system characterized by the generalized use of machines powered by mechanical energy and the use of energy sources, as well as technological innovations accompanied by phenomenon of growth, economic development and sociocultural changes as well as political.
The factors that led to the “Fourth Industrial Revolution” or “Industry 4.0” do not differ in the mode of development from previous revolutions. On one hand, a demand or a mutation of the market of reference of the manufacturing industries, and the necessity to change products and services, on the other hand the advent of the new technologies that allow to execute operations more and more fast and precise. Industry 4.0 takes its name from the European initiative Industry 4.0, which in turn is inspired by a German government project. Realized at the end of 2013, the project for the industry of the future has foreseen investments in infrastructure, schools, energy systems, research institutions and companies to modernize the German production system and repair the manufacturing making it competitive at a global level.
The Industry 4.0 passes through the concept of smart factory which in turn consists of three parts: smart production ( new production technologies, collaboration between operator, machines and tools); smart service ( IT and technical infrastructures that allow systems to be integrated); smart energy ( creation of more efficient systems and reduction of energy waste) .
The Italian scenario, compared to the keystone of Industry 4.0, is quite slowed down both for the changes that over the years have suffered the markets and for a serious infrastructure shortage.
The market has changed and it is increasingly competitive, customers want customized products with an affordable cost and fast delivery times; The general situation is that our country is affected by obvious problems such as high public debt, unemployment linked to the crisis, the progressive ageing of the population, a certain technological maturity of products and manufacturing processes. All this in contrast with the requests for speeding up coming from the market as well as from a series of social economic consequences that the Covid-19 inevitably brought and will bring with it.
The possible collapse of the pension system and the consequent need to extend working time is in stark contrast to the need to give legitimate prospects to young people, perhaps by guaranteeing them a stable and remunerative employment. Despite this, the competitiveness of the manufacturing industry remains certainly high, especially if you think of the quantities of fabrics or garments that are exported abroad by the largest Italian productions and fashion houses. The economic and social conditions for the advent of the Fourth Industrial Revolution are all there and it is within this context that we have had the opportunity to deepen the concept of Industry 4.0, which is based on the digitization of data and information, integration of production techniques capable of improving working conditions, efficiency and productive quality of plants, the reduction of energy consumption and waste and the use at the same time of organizational and management models able to respond quickly to the needs of the market anticipating the needs of consumers .
For some time now large fashion companies have been reorganizing in this direction and will ask suppliers, or in some cases have already done, to be aligned for a more efficient timing, improve quality and decrease costs. It is important to collect data and information, creating a strong network of connections between all the actors in the supply chain so that nothing is left to chance. The development of our country, will start again after the advent of the pandemic only if some conditions will be met: elimination of excessive bureaucratic and regulatory superstructures, incentives to education, resources for research, control of the tax burden. Finally, only if the infrastructure is upgraded, companies that produce some of the most beautiful products in the world, will be able to count on their sale thanks to roads, railways, ports and wide bands.
We thank Dr. A. Raggio, former HR of Versace, who during the online lessons of the Biella Master of Noble Fibers, stimulated curiosity to deepen the topic related to Industry 4.0 allowing to express our reflections in this article. Thanks again for accompanying us to one of the many destinations of this journey of exploratory knowledge, which we have the opportunity to make thanks to the valuable contributions of experts in the field, embracing from time to time specific topics and topics and interesting.