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E desidero solo colori

-E desidero solo colori- scriveva Cesare Pavese, nella poesia "Agonia" -I colori non piangono, sono come un risveglio: domani i colori torneranno-.


Ed è proprio vero: qualsiasi sia il campo d’applicazione, dei colori non possiamo far a meno. I colori veicolano messaggi, si caricano di significati, risvegliano i nostri desideri, danno forma ai nostri sentimenti, ci trasmettono emozioni. Come quelle che abbiamo provato nello scoprire come nasce un colore durante lo stage svolto nel reparto di tintoria.


Come si crea un colore? Sembra una domanda piuttosto semplice ma necessita di una risposta davvero molto articolata. La prima cosa che abbiamo imparato, all’interno delle splendide aziende che ci hanno gentilmente ospitato, è che ogni tinta ottenuta è impossibile da replicare in maniera perfettamente identica. È possibile ottenere tinte molto simili che rispettano dei rigidi parametri di tolleranza entro i quali la lieve variazione di colore viene accettata.


Abbiamo visto quattro diverse tecnologie di tintura: in fiocco, in nastro, in filo e in pezza. Ci siamo inoltre confrontati con due importanti parametri: “omogeneità” e “solidità”. L’omogeneità è la caratteristica di una tinta di distribuirsi in maniera identica sulla superficie di applicazione. La solidità è la capacità di una tinta di resistere al tempo e all’esposizione a determinati agenti, come la luce, l’acqua, il sudore. La tintura in fiocco permette la realizzazione di colori molto omogenei, poiché la fibra, una volta tinta, viene sottoposta a successive operazioni di mescolatura. In questa fase, però, è davvero importante fare attenzione alla solidità perché il colore non si alteri a causa delle altre trasformazioni. Abbiamo proseguito osservando la tintura e la stampa su nastro e anche in questo caso parecchia importanza viene data alla solidità, mentre l’omogeneità continua ad essere una preoccupazione marginale. È nella tintura in rocca e in pezza che l’omogeneità assume una rilevanza maggiore rispetto alla solidità, poiché i trattamenti a cui il filo e il tessuto saranno sottoposti post-tintura sono molto meno numerosi rispetto al fiocco e al top. La scelta del tipo di tintura da effettuare dipende molto dall’organizzazione delle singole aziende e dalla tipologia di prodotto che si vuole ottenere.


Scoprire queste fantastiche realtà in cui il know-how è rappresentato dal capitale umano, ci ha fatto capire quanto siano importanti passione ed esperienza per imparare a fare bene questo lavoro.


Rivolgiamo, dunque, un sentito ringraziamento a Ermenegildo Zegna Group e Tintoria Ferraris s.p.a. per averci offerto la possibilità di scoprire questa meravigliosa parte della filiera.




-And I only wish colours- writes Cesare Pavese in his poem “Agonia”. -Colours do not cry, they are like an awakening: tomorrow colours shall come back-.


It is true: whatever field we may be applying them, we cannot do without colours. Colours convey messages. They are charged with meanings. They awake our desires. They shape our feelings and deliver us emotions. The very same emotions we have made experience of in discovering how a colour is produced in yarn-dyeing department during our internship.

How is a colour produced? Such a simple question requires a very complex answer. The first thing we have learned is that every dye obtained is impossible to replicate perfectly. It is possible to obtain similar shades which may be tolerated according to rigorous parameters within which the variation of colour is accepted.


We have seen four different types of dyeing technologies: flock-dyeing, top-dyeing, yarn-dyeing and fabric-dyeing.

We also learned two important parameters: “homogeneity” and “solidity”. Homogeneity is the dyeing characteristic to spread evenly on a surface of application. Solidity is the capacity of resisting time and atmospheric agents such us light, water and sweat. The dye in flock allows to realise very homogeneous colours, since the fabric, once dyed, undergoes following stirring processes. However, it is important during this phase to pay attention to solidity in order not to alter the colour due to following transformations.

We then proceed to observe other dyeing technics particularly tape printing, where great attention is always reserved to solidity while homogeneity tends to pass to a secondary level. Homogeneity gains relevance in the yarn-dyeing and fabric-dyeing. The treatment which the fabric undergoes after being dyed are less numerous compared to flock and top yarn dyeing technics.

In order to choose which dyeing technic to use depends on companies’ organization and the kind of product they aim to obtain.

Being part of these fantastic realities in which know-how procedural knowledge is represented by human capital, made us understand the great importance passion and experience have in order to learn how to do this job at its best.


We, therefore want to thank the companies, Ermenegildo Zegna Group and Tintoria Ferraris s.p.a., for giving us the chance to discover this wonderful side of the industry.

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