L’arte dei tintori, tra tecnica ed esperienza

Il colore e le sue infinite combinazioni sono il mezzo di espressione comune a ogni essere vivente. Dal filo d’erba ai toni sgargianti delle piccole rane velenose delle foreste tropicali, dalle toghe degli antichi romani fino ad arrivare ai tanto amati jeans, ogni sfumatura ha un proprio significato e una precisa funzione.

Durante le scorse settimane ci siamo dedicati allo studio delle tecniche tintoriali a partire dalle caratteristiche chimiche dei coloranti. In campo tessile, ogni colorante si differenzia non solo in base ai gruppi cromofori, ovvero i raggruppamenti atomici responsabili del colore presenti all’interno della molecola, ma anche in base alle modalità di tintura. Diretti, premetallizzati, reattivi o diffusi che siano, l’applicazione di questi composti chimici sulla fibra tessile è una questione estremamente delicata e richiede molta esperienza.

La scorsa settimana, alcune aziende ci hanno permesso di entrare nei loro reparti di tintoria per osservare da vicino le operazioni di trasformazione del materiale e le innumerevoli tecniche di lavorazione che esistono. Infatti, non solo la materia prima può essere tinta sotto forma di nastro, fiocco, filo, matassa o pezza, ma per ogni articolo si possono utilizzare diversi macchinari e metodi di tintura come la stampa, lo spruzzo o la tintura in vasca.

Matteo De Giambattista è stato ospite del reparto di tintoria del Lanificio Botto Giuseppe e figli Spa, a Valle Mosso, dove ha potuto mettere a confronto le conoscenze acquisite in aula con un’esperienza diretta sul campo.

Jehona Lutfija e Ilaria Pennacchini hanno invece avuto l’opportunità di conoscere una realtà molto grande, quella della Tintoria e Finissaggio Ferraris Spa, nello stabilimento di Benna. Qui si realizzano per conto terzi trattamenti irrestringibili su lana, quali basolan, superwash, TEC e Mercerised, insieme a tinture in vasca, a spruzzo e stampe su varie fibre. Lo stage ha permesso alle allieve di seguire in laboratorio tutte le fasi della tintura di un articolo, dall’analisi colore dei campioni inviati dai clienti a quella che si effettua alla fine della tintura. L’esperienza si è conclusa con una breve visita allo stabilimento di finissaggio dell’azienda, con sede a Gaglianico.

Presso il reparto di tintoria dello storico Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli Spa, a Trivero, Asya Locche e Giulia Masciangelo hanno approfondito la tintura su pezza, focalizzandosi sulle tecniche e i coloranti più usati per tingere il cashmere, la lana e la seta.

Ringraziamo nuovamente le aziende e il loro personale per averci seguiti durante questa importante settimana di stage.

The art of dyers, between technique and experience

Color and its infinite combinations are the means of expression common to every living being. From the blade of grass to the bright tones of the small poisonous frogs of tropical forests, from the togas of the ancient Romans to the much-loved jeans, each shade has its meaning and precise function.

During the past few weeks, we have dedicated ourselves to studying dyeing techniques starting from the chemical characteristics of the dyes. In the textile field, each dye differs not only for the chromophore groups, i.e. the atomic groupings responsible for the color present within the molecule but also for the dyeing methods. Direct, premetallized, reactive, or diffused, the application of these chemical compounds on the textile fiber is an extremely delicate matter and requires a lot of experience.

Last week, some companies allowed us to enter their dyeing departments to closely observe the transformation operations of the material and the countless processing techniques that exist. In fact, not only can the raw material be dyed in the form of a ribbon, bow, thread, skein, or piece, but for each article different machinery and dyeing methods can be used, such as printing, spraying, or vat dyeing.

Matteo De Giambattista was a guest in the dyeing department of the Lanificio Botto Giuseppe e figli Spa, in Valle Mosso, where he was able to compare the knowledge acquired in the classroom with direct experience in the field.

Jehona Lutfija and Ilaria Pennacchini had the opportunity to get to know a very large reality, that of the Tintoria e Finissaggio Ferraris Spa, in the Benna plant. Here, non-shrink treatments on wool are carried out on behalf of third parties, such as basolan, superwash, TEC, and Mercerised, together with vat and spray dyeing and prints on various fibers. The internship allowed the breeders to follow all the phases of the dyeing of an article in the laboratory, from the color analysis of the samples sent by the customers to the one carried out at the end of the dyeing. The experience ended with a brief visit to the company's finishing plant, based in Gaglianico.

At the dyeing department of the historic Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli Spa, in Trivero, Asya Locche and Giulia Masciangelo studied piece dyeing in-depth, focusing on the most used techniques and dyes for dyeing cashmere, wool, and silk.

We thank the companies and their staff again for having followed us during this important week of internship.