Tra aste e fattorie: i masterini in Australia
- biellamaster
- 27 ott
- Tempo di lettura: 5 min
Dopo le esperienze vissute in Europa e negli Stati Uniti, il percorso formativo dedicato alle fibre nobili ha raggiunto una tappa di peso assoluto: l’Australia, patria della lana Merino e centro nevralgico della filiera laniera mondiale. Qui, grazie alla straordinaria ospitalità di The Woolmark Company, che ha aperto le porte del suo headquarter di Sydney e ha curato l’intero programma didattico, i masterini hanno avuto l’opportunità di osservare da vicino una delle catene di approvvigionamento più strutturate, trasparenti e sostenibili al mondo.
Fondata nel 1936 per tutelare gli allevatori australiani e promuovere la qualità della fibra nel mondo, The Woolmark Company è oggi riconosciuta come autorità globale della lana e, dal 2007, opera come braccio esecutivo dell’Australian Wool Innovation (AWI). Attraverso ricerca, innovazione, marketing e attività formative, Woolmark assicura lo sviluppo competitivo della filiera laniera internazionale. Il celebre logo Woolmark, simbolo di eccellenza a livello mondiale, certifica esclusivamente prodotti che rispettano rigidi standard di purezza e qualità: un marchio che incarna trasparenza, tracciabilità e tutela verso il consumatore finale.

La prima giornata è stata interamente dedicata alle attività nella sede Woolmark nel centro di Sydney. Qui gli studenti sono stati accolti dai responsabili dei vari dipartimenti, che hanno introdotto l’organizzazione, la struttura interna e le principali sfide del settore laniero contemporaneo. Grande attenzione è stata dedicata al tema della sostenibilità, pilastro della missione Woolmark, con un focus sulle pratiche di allevamento responsabile, la riduzione dell’impatto ambientale e il benessere animale, in linea con i protocolli AWI.
Nel pomeriggio i workshop hanno esplorato i progetti di ricerca e sviluppo, tra cui The Wool Lab: piattaforma che raccoglie e presenta stagionalmente innovazioni tessili e applicazioni della lana Merino in moda e design. I masterini hanno potuto toccare con mano campioni di tessuti e lavorazioni sperimentali, osservando come Woolmark favorisca la collaborazione tra filature, designer e brand internazionali.
Durante la giornata successiva i masterini hanno fatto tappa presso il brand australiano Farage, noto per la sartoria contemporanea e l’uso di materiali certificati Woolmark. Ospiti nel principale flagship store di Sydney, hanno approfondito le dinamiche del retail australiano: un mercato caratterizzato da stagionalità invertita rispetto all’Europa e da consumatori orientati più alla qualità funzionale che all’ostentazione. L’esperienza ha offerto un utile confronto interculturale, rivelando differenze strategiche e gestionali rispetto al mercato europeo.
La giornata di mercoledì è stata tra le più significative, grazie alla visita presso la sede dell’Australian Wool Exchange (AWEX) a Yennora. Qui gli studenti hanno assistito a una vera asta della lana, momento cardine della filiera, ancora oggi condotta con contrattazione diretta tra venditori e compratori internazionali. Prima dell’asta, hanno visitato i magazzini di stoccaggio e osservato il processo di classificazione delle balle eseguito dall’Australian Wool Testing Authority (AWTA): ogni lotto viene analizzato in laboratorio per determinarne micronaggio, colore, resistenza e livello di impurità, con risultati digitalizzati e messi a disposizione dei buyer.
La sessione d’asta, guidata da banditori esperti, ha permesso ai masterini di osservare il mercato in azione: brand e filature da tutto il mondo competono in tempo reale per aggiudicarsi i lotti migliori. Nel pomeriggio, il gruppo ha raggiunto una farm didattica nel Nuovo Galles del Sud, dove ha trascorso la notte in vista delle attività dei giorni successivi.
Infine, l’ultima giornata è stata dedicata alle visite nelle fattorie di allevamento Merino: cuore dell’economia laniera australiana. Qui i ragazzi hanno osservato da vicino le pratiche quotidiane di gestione del gregge, tosatura e selezione della fibra, con particolare attenzione al micronaggio, parametro che definisce la finezza della lana e la sua destinazione d’uso. Sono stati inoltre affrontati il tema della selezione genetica, centrale nel miglioramento qualitativo della fibra, e le pratiche legate al benessere animale, alla riduzione dell’impatto ambientale e alla gestione responsabile del territorio.
Si ringraziano infinitamente la disponibilità e l’accoglienza di The Woolmark Company, grazie alla quale gli studenti hanno avuto accesso a conoscenze tecniche e strategiche solitamente riservate agli addetti ai lavori, consolidando il ponte tra formazione accademica e industria.
Un viaggio che ha restituito non solo contenuti tecnici, ma un’immersione diretta in una filiera sostenibile, culturalmente radicata e capace di dialogare con il futuro del settore tessile.
After experiences in Europe and the United States, the program dedicated to nobel fibers has reached a crucial milestone: Australia, the home of Merino wool and the hub of the global wool supply chain. Here, thanks to the extraordinary hospitality of The Woolmark Company, which opened the doors of its Sydney headquarters and oversaw the entire program, the masterini had the opportunity to observe one of the most structured, transparent, and sustainable supply chains in the world.
Founded in 1936 to protect Australian farmers and promote fiber quality worldwide, The Woolmark Company is now recognized as the global authority on wool and, since 2007, has operated as the executive arm of Australian Wool Innovation (AWI). Through research, innovation, marketing, and education, Woolmark ensures the competitive development of the international wool supply chain. The renowned Woolmark logo, a global symbol of excellence, certifies only products that meet strict standards of purity and quality: a brand that embodies transparency, traceability, and consumer protection.
The first day was entirely dedicated to activities at the Woolmark headquarters in central Sydney. Here, the students were welcomed by department heads, who introduced the organization, internal structure, and key challenges facing the contemporary wool industry. Sustainability, a cornerstone of the Woolmark mission, was given particular attention, with a focus on responsible farming practices, reduced environmental impact, and animal welfare, in line with AWI protocols.
In the afternoon, workshops explored research and development projects, including The Wool Lab: a platform that collects and seasonally showcases textile innovations and applications of Merino wool in fashion and design. The masterini were able to experience fabric samples and experimental processes firsthand, observing how Woolmark fosters collaboration between mills, designers, and international brands.
The following day, the masterini students visited the Australian brand Farage, known for its contemporary tailoring and use of Woolmark-certified materials. Hosted at its flagship store in Sydney, they delved into the dynamics of Australian retail: a market characterized by seasonality reversed compared to Europe and by consumers focused more on functional quality than ostentation. The experience offered a useful intercultural comparison, revealing strategic and management differences compared to the European market.

Wednesday was one of the most significant days, thanks to a visit to the Australian Wool Exchange (AWEX) headquarters in Yennora. Here, the students witnessed a real wool auction, a key moment in the supply chain, still conducted today with direct negotiations between international sellers and buyers. Before the auction, they toured the storage warehouses and observed the bale classification process performed by the Australian Wool Testing Authority (AWTA): each lot is analyzed in the laboratory to determine its micron, color, strength, and level of impurities, with the results digitized and made available to buyers.
The auction session, led by expert auctioneers, allowed the masterini to observe the market in action: brands and spinning mills from around the world compete in real time to win the best lots. In the afternoon, the group traveled to an educational farm in New South Wales, where they spent the night preparing for the following days' activities.
Lastly, the final day was dedicated to visits to Merino wool farms: the heart of the Australian wool economy. Here, the students closely observed the daily practices of flock management, shearing, and fiber selection, with particular attention to micronization, a parameter that defines the fineness of the wool and its intended use. They also discussed genetic selection, a key aspect of fiber quality improvement, and practices related to animal welfare, reducing environmental impact, and responsible land management.
We extend our sincere thanks to The Woolmark Company for their hospitality and availability, which enabled the students to access technical and strategic knowledge usually reserved for industry insiders, strengthening the bridge between academic education and industry.
This journey provided not only technical insights but also a direct immersion in a sustainable, culturally rooted supply chain capable of engaging with the future of the textile sector.










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