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Knotting the knit

Quanti di noi stanno sentendo parlare di maglieria, ultimamente? Ebbene sì, la maglieria, specialmente quella in lana, è uno dei trend più forti della stagione: cardigan over, pullover dolcevita o girocollo, gilet tricottati, mantelle ma anche culotte, abiti e top sono certamente i capi più in vista di questo autunno. Ciò che li rende così irresistibili è certamente la morbidezza e il calore avvolgente che lasciano sulla pelle e quel sapore di “fatto a mano”: ci ricordano le nostre nonne mentre sferruzzano per confezionarci un bel maglione da lasciarci sotto l’albero, profumano di feste trascorse in famiglia e pomeriggi nevosi in compagnia di una cioccolata calda.

Secondo la piattaforma globale di ricerca di moda Lyst, gli abiti in maglia e i cardigan sono i modelli più ricercati, un andamento che giustifica dunque il boom registrato nel settore.

Per tessuto a maglia si intende un intreccio di fili, ottenuto con ferri, uncinetti o macchine per maglieria, nel quale il filato forma delle anse, dette anche boccole, allineate una di fianco all’altra a formare una riga, o rango, in modo che da un insieme di righe si ottenga una rete continua.

L’inizio della storia della maglieria non ha una datazione certa, dal momento che non è così semplice comprendere se le notizie storiche si riferissero alla lavorazione ai ferri oppure a telaio. Alcuni studiosi raccontano di una Penelope intenta a fare e disfare la sua tela nell’attesa di rivedere l’amato Ulisse, operazione resa possibile dalle maglie di cui era composta che rendevano agevole il recupero del filo. Una tela dunque impropriamente definita tale, dal momento che non era realizzata a telaio bensì intrecciata. Intorno alla metà del 1500 questa lavorazione divenne molto conosciuta e apprezzata in Inghilterra: i magliai artigiani si erano organizzati in corporazioni, con un preciso statuto, che prevedeva, tra le altre cose, un duro corso per diventare apprendista della durata di tre anni. Risale al 1589 la progettazione e realizzazione della prima macchina per maglieria da parte del reverendo inglese William Lee, colui a cui si deve la nascita di questo tipo di industria. Dopo la rivoluzione industriale, la motorizzazione interessò anche le macchine per maglieria, di cui si fabbricarono modelli circolari in grado di produrre tessuto tubolare con un moto costante di rotazione. È con un salto temporale che giungiamo ai giorni nostri e alla famiglia che ha fatto della maglieria la sua fortuna: Missoni. Da sempre, se pensiamo a capi in maglia di lusso, è naturale rivolgere un pensiero a una delle coppie più glamour della seconda metà del secolo scorso, Ottavio Missoni e Rosita Jelmini, atleta sportivo dall’animo creativo lui, ereditiera di una ricca famiglia proprietaria di un’azienda tessile lei. Di giorno e di sera, d'inverno e d'estate, le donne e gli uomini più raffinati decidono di indossare maglioncini con la tipica lavorazione a zig-zag, cardigan in fili di lana e cotone, abiti in lurex frangiati, gonne a righe e tessuti fiammati, risultato di una particolare tecnica in cui il filato viene tinto diverse volte in più colori, originando così sfumature e geometrie inaspettate.

Per averci mostrato il dietro le quinte di questo mondo, vogliamo rivolgere un sentito ringraziamento ad Arte&Moda, Artex Biella, Gruppo Ermenegildo Zegna, Maglificio Maggia e Loro Piana.





How many of us have been hearing about knitwear lately? Knitwear, especially wool, is one of the strongest trends of the season: oversized cardigans, turtleneck or crewneck pullovers, knitted vests, capes but also culottes, dresses and tops are certainly the most prominent items of this autumn. What makes them so irresistible is certainly the softness and the warmth they leave on the skin and that "handmade" flavor: they remind us of our grandmothers while they knit to make us a cozy sweater for Christmas, they smell of holidays spent with family and snowy afternoons in the company of a hot chocolate mug. According to the global fashion research platform Lyst, knitted dresses and cardigans are the most wanted models, a trend that therefore justifies the boom in the sector. By knitted fabric we mean an intertwining of threads, obtained with needles, crochet hooks or knitting machines, in which the yarn forms loops, aligned one next to the other to form a row, or rank, so that a continuous network is obtained from a set of rows. The beginning of the history of knitwear doesn’t have a certain date, since it is not so easy to understand whether the historical information referred to knitting or loom processing. Some scholars tell of a Penelope intent on making and undoing her canvas while waiting to see her beloved Ulysses again, an operation made possible by the meshes of which it was made that made it easy to recover the yarn. An improperly defined canvas, since it was not made on a loom but rather intertwined. Around the mid-1500s this process became very well known and appreciated in England: the artisan knitters had organized themselves into guilds, with a precise statute, which provided a hard course to become an apprentice lasting three years. The design and construction of the first knitting machine by the English reverend William Lee, who was responsible for the birth of this type of industry, dates back to 1589. After the industrial revolution, motorization also affected knitting machines, which were capable of producing tubular fabric with a constant rotation motion. It is with a leap in time that we come to the present day and to the family that made knitwear its fortune: Missoni. If we think of luxury knitted garments, it is natural to think about one of the most glamorous couples of the second half of the last century, Ottavio Missoni and Rosita Jelmini. During the day and in the evening, in winter and in summer, the most refined women and men decide to wear sweaters with the typical zig-zag pattern, cardigans in wool and cotton threads, fringed lurex dresses, striped skirts and slub fabrics, the result of a particular technique in which the yarn is dyed several times in several colors, thus originating unexpected shades and geometries. For showing us the behind the scenes of this world, we would like to extend our heartfelt thanks to Arte & Moda, Artex Biella, Ermenegildo Zegna Group, Maglificio Maggia and Loro Piana.

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