La stoffa prende vita
Nel 1958, il sarto Raffaele Caruso lascia Napoli per amore e porta la grande scuola napoletana a Soragna (PR), in un luogo dove non esiste distretto o tradizione sartoriale. Con gli anni, per via del suo grande talento e delle capacità imprenditoriali di figli e manager, l’atelier di Caruso cresce fino a diventare una realtà di 500 dipendenti: Fabbrica Sartoriale Italiana. Le sue sapienti mani hanno plasmato una tradizione che a Soragna si è legata a doppio filo con l’innovazione. Nel processo di confezione di un abito, nulla è lasciato al caso. Tutte le fasi contemplano lavorazioni manuali da svolgere con estrema cura ed attenzione: poco spazio alle macchine e le confezioni seguono linee guida precise.
I masterini ancora una volta sono stati accolti da una prestigiosa azienda ed hanno avuto l’occasione di approfondire la complessità della confezione dell’abito composto da giacca, pantalone e gilet. L’attività è stata strutturata in quattro giornate differenti, e il team di Caruso ha mostrato tutti i diversi step di produzione. A partire dall’ufficio prototipi, sono state illustrate le peculiarità che differenziano i diversi modelli, e come il tessuto impiegato ne condizioni il confezionamento. A seguire avviene la stesura dei cartamodelli attraverso appositi programmi che mandano direttamente le informazioni in reparto, dove avviene il taglio del tessuto; in questa fase di produzione è stato studiato un sistema molto innovativo che permette di lavorare in maniera più fluente. Al taglio segue lo smistamento dei differenti pezzi in confezionamento. Il primo reparto di confezione ad accogliere i ragazzi è stato quello del pantalone formale; la complessità e la manualità necessaria hanno subito colpito i masterini, che successivamente sono passati alla produzione della giacca da uomo, che è l’anima di Caruso. La giacca è infatti il capo più versatile e nobilitante del guardaroba maschile, che all’interno dell’azienda è una creazione plasmata dalle sapienti mani di chi la crea; i dettagli e le operazioni che determinano la confezione sono un centinaio ed ogni passaggio è svolto con la massima precisione. Infine, c’è stato anche un coinvolgimento da parte dei responsabili di produzione per quanto riguarda la programmazione e lo sviluppo della produzione, così da permettere ai masterini una visione completa su tutto quello che c’è dietro le mani esperte di chi crea il prodotto.
Il percorso si è concluso con molto entusiasmo da parte dei masterini, che desiderano ringraziare l’azienda per aver aperto le porte e averli seguiti con molta dedizione durante questa bellissima esperienza.
The fabric comes to life.
In 1958, the tailor Raffaele Caruso leaves Naples for love and brings the great Neapolitan school to Soragna (PR), in a place where there is no district or sartorial tradition. Over the years, thanks to his great talent and the entrepreneurial skills of his sons and managers, Caruso's atelier grew to become a reality of 500 employees: Fabbrica Sartoriale Italiana. His skilled hands have shaped a tradition that in Soragna is hand-in-hand with innovation. In the process of making a suit, nothing is left to chance. All phases involve manual processes to be carried out with extreme care and attention: little space for the machines and the packages follow precise guidelines.
The students were once again welcomed by this reality, they had the opportunity to explore the complexity of the tailoring of the suit consisting of jacket, trousers and waistcoat. The visit was structured over four different days, and Caruso's team showed all the different production steps. Starting from the prototype office, the peculiarities that differentiate the different models were illustrated, and how the fabric used affects the realization. The patterns are then drawn up in special programs that send the information directly to the department where the fabric is cut; in this phase of production a very innovative system has been studied which allows you to work more fluently. After cutting, the sorting of the different pieces where the garments are sewn. The first tailoring department to welcome the students was that of formal trousers, the complexity and the necessary dexterity immediately struck them, then they moved on to the production of the men's jacket, which is the soul of Caruso, the most used and ennobling of the men's wardrobe, which within the company is a creation shaped by the expert hands of those who create them; the details and operations that determine the packaging are a hundred and each step is carried out with the utmost precision, each operation is accompanied by the use of machines and the great dexterity of the tailors. Finally, there was also an involvement by the production managers, as regards the planning and development of the production, so as to allow the students a complete vision, too, of everything that lies behind the expert hands of who creates the product.
The journey ended with a lot of enthusiasm from our students, who are keen to thank the company for having opened its doors and having followed them with great dedication during this wonderful experience.
Comments