Le magie del finissaggio
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Tutti dicono che i miracoli non esistono, ma chi lo dice non è mai stato in un reparto di finissaggio tessile. Infatti è qui che il tessuto greggio, appena sceso da telaio, viene accuratamente lavato e lavorato in superficie per ottenere un aspetto rasato, cimato, più o meno peloso ed una mano più o meno ruvida, trasformando così la pezza in un prodotto finale valido, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Insomma nel reparto di finissaggio tutto è possibile ed anche i difetti derivati da lavorazioni precedenti possono essere compensati o abilmente nascosti. All'inizio del processo il disegnatore ed il capo finissaggio mettono a punto le caratteristiche e l'aspetto finale che il tessuto dovrà avere, per poi iniziare a lavorare su di esso. Si parte da una fase di rammendo del greggio, in cui si evidenziano gli eventuali errori di telaio, per poi passare ad una fase di lavaggio, in cui la pezza viene preparata per subire le lavorazioni successive, come la bruciatura, che rende il tessuto più liscio e leggero, ideale per le stagioni calde, oppure la follatura, in cui il tessuto viene follato per ottenere una superficie pelosa e compatta, ideale per le stagioni fredde. Per volumizzare il tessuto ed accentuare ancor di più il pelo, si possono effettuare ulteriori operazioni di garzatura, in cui la peluria superficiale viene tirata fuori; mentre lo scopo della cimatura è quello di tagliare il pelo presente sulla superficie del tessuto. Tutte le operazioni terminano con il passaggio nel vaporizzo, che stabilizza definitivamente il tessuto sia dal punto di vista dimensionale sia di aspetto finale. Il ciclo si conclude con una fase di controllo del prodotto finito e di impacchettamento del tessuto, pronto per andare sui tavoli di confezionisti e sarti. Giunti al termine di questo stage, ringraziamo le aziende per averci ospitato e svelato i segreti del finissaggio: Marzotto, Guabello 1815 - Biella Manifatture Tessili, Reda 1865 e Tintoria Finissaggio 2000.
The magic of the finishing process
Everyone says that the miracles don’t happen, but whoever says that probably has never been in a textile finishing department. Here the raw fabrics, are washed and worked on the topside, with the aim to obtain a high quality finished product, dimensionally stable and ready to be packed and shipped. The final aspect of the fabrics changes according to the type of the processing undergone; the cloths can be sheared at a different level of height, teaseled to lift the nap and then trimmed, or worked to obtain a dryer or softer touch. In this department, everything it's possible and even the defects derived from previous processing, can be cleverly hidden. To identify the potential defects derived from the weaving phase, the finishing process starts with the mending of the raw fabrics. They are then washed and prepared for the further phases such as the singeing, which create a flatter and softer fabrics, ideal for the warmer seasons, or the fulling, which makes the surface of the fabrics more hairy, compact and therefore ideal for the colder seasons. To increase the volume of the fabrics and to lift its surface nap, the cloths undergo a teaseling operation in which the final effect is obtained with metal gauze or vegetable honeycombs. But, if the final objective is to obtain a combed fabric, the teaseling is substituted by a shearing operation in which the pile on the surface of the fabric is completely removed. The finishing process ends with the vaporizer, thanks to which the fabrics achieve a permanent dimensional stability. One last control is then executed and, after a proper check, the final products are packed and shipped to the garment makers and to the tailors.
We want to thank Marzotto, Guabello 1815 - Biella Manifatture Tessili, Reda 1865 and Tintoria Finissaggio 2000, for hosting us and teaching us on the secrets of finishing.